Icom C88 Volley sfida Lucky Wind Trevi nella prima trasferta stagionale

Quinta giornata del Campionato di B1, Icom C88 in partenza per Trevi nell’Umbria, ad attenderla Lucky Wind Trevi.

 

Si riparte e la Icom C88 Volley cercherà il riscatto sul campo umbro dopo la falsa partenza casalinga contro Volleyrò.

La squadra deve carburare ed in fretta, avendo esordito dopo tre giornate dall’inizio ufficiale della stagione. Ritmo partita che ha sicuramente influito nell’ottenere qualcosa di più dal primo match.

L’adozione dei minigironi, in questa particolare stagione pandemica, non lascia spazio a grandi margini di errore: ogni punto è prezioso.

I prossimi avversari stazionano all’ultimo posto in classifica, con zero punti. L’ultimo match li ha visti uscire sconfitti sul campo laziale dell’Assitec Sant’Elia, con il punteggio di 3-0. Ma l’apparenza inganna, perché le umbre sono state un osso duro per le precedenti avversarie arrivando spesso ai vantaggi. Bisognerà prestare molta attenzione.

 In casa C88 si è fatto il punto dopo la prima gara e si è lavorato sodo per presentarsi al meglio alla prima trasferta stagionale.

Deborah Liguori fa il punto.

Ciao Deborah, cosa è mancato nel match contro Volleyrò?

Sicuramente è mancato il campo, nel senso che è stata la prima partita dopo tantissimo tempo. Magari l'emozione ci ha fatto essere un po’ contratte e commettere qualche errore di troppo. Bisognerà ritrovare il ritmo gara e i giusti meccanismi che fanno di un gruppo una squadra, giocando, e allenandosi con continuità sono sicura che presto ritorneranno.

Cosa vi siete dette in settimana e come vi siete preparate alla sfida di domani?

Dopo aver analizzato la partita e visto sia le cose positive che quelle negative, abbiamo cercato di lavorare in settimana sulle cose che non sono andate bene.

Sarà come tutte una partita difficile, è un campionato strano ma cercheremo di fare del nostro meglio, partita dopo partita per portare a casa i risultati.

Domani, alle ore 18:00, la parola passa al campo, quello del Palazzetto Stefano Gallinella di Trevi nell’Umbria.

 

Foto: Andrea Massimo Fino