Grandi emozioni nell’auditorium del Campus dei Licei M. Ramadù, lo scorso giovedì, alla presentazione della nuova Stagione dell’Omia Volley C88, con il presidente Alessandro Droghei e il patron dell’Omia Laboratoires Mariano Angioletti, primi artefici dell’ascesa della pallavolo di Cisterna in campo nazionale. Un nuovo progetto è in partenza, ufficialmente questa domenica con la prima giornata del campionato di Serie C, con rinnovato entusiasmo e puntando ancora una volta e ancora di più sul settore giovanile, con ben sei campionati under e la novità assoluta di una squadra maschile.
Alessandro Droghei: “Cinque anni che ci hanno catapultato dalla C alla serie A. Un’impresa impensabile, forse folle, e in effetti è stato così. Grazie a dei bravissimi tecnici siamo saliti repentinamente, ci sono stati degli sforzi innumerevoli, fisici e mentali, da parte di tutti. Grazie al sostegno degli sponsor, a cominciare dall’Omia Laboratoires, che anche nelle difficoltà non ci ha mai lasciato. In Serie A c’è bisogno di un’organizzazione importante che non può prescindere da quella economica. Nei momenti difficili, come il trasferimento ad Anagni, Mariano Angioletti ci ha sempre sostenuto. Siamo entrati nella storia di Cisterna ed avevamo di diritto la possibilità di giocare ancora in serie A, ma abbiamo detto no. Abbiamo bisogno di migliorare la struttura organizzativa da affiancare alla già ottima area tecnica. Eravamo tra le sole 5 società in Itala ad avere due campionati nazionali e ci siamo potuti permettere di ripartire da un campionato importante come la C. Ricominciamo, con l’esperienza di questi ultimi anni di cui far tesoro per il nostro futuro. In passato ci siamo dedicati molto alle giovanili e l’errore che compiono spesso le società, è trascurare per ovvi motivi organizzativi questo settore. Quest’anno abbiamo giovani atlete che vengono da Velletri, Pomezia ed altri comuni nelle vicinanze, perchè la pallavolo femminile di Cisterna è un punto di riferimento. In questo nuovo progetto abbiamo trovato unità di intenti con l’Omia Laboratoires, che ringrazio per la decisione di continuare a camminare insieme.
Un progetto comune ribadito da Mariano Angioletti: “Alessandro ha giustamente affermato che siamo entrati nella storia, io vi dico: siamo entrati nella storia e ci ritorneremo. La profonda amicizia con Alessandro è la chiave del rapporto con la società che va al di là di quello semplicemente commerciale. Ogni anno mi emoziono nel vedere tutti questi giovani che si dedicano allo sport, per me è un motivo di orgoglio supportarli. Quando ho chiesto ad Alessandro: “E’ questa la tua decisione per il prossimo campionato? Allora ricominciamo, ti sarò ancora vicino”. Alessandro mi chiamava e mi aggiornava sui risultati di A2, soffrivo come tifoso e come imprenditore di un marchio, di un’azienda di Cisterna. L’esperienza di A2 ci è servita, ma la bravura tecnica deve essere equiparata a quella organizzativa per un livello simile. Anche per noi era una nuova avventura in cui ci siamo fatti le ossa. Ora ripartiamo con 7 campionati, addirittura due di Under 13, che vuol dire che il futuro è nelle nostre mani, il futuro dei giovani nello sport. Ricostruiremo con delle basi più solide e sono fiducioso della nuova squadra di C realizzata per vincere. Il mio in bocca al lupo va a loro e alle altre squadre che affronteranno i rispettivi campionati.
L’allenatrice di C Daniela Nuovo fa il punto alla vigilia della prima di campionato: “Partiamo da protagoniste, e questa non è solo la mia sensazione, ma è quello che mi arriva all’orecchio anche dall’ambiente e da quello che leggo sulle varie testate. Quindi inutile nascondersi rispetto agli obiettivi fin troppo chiari. Sono molto fiduciosa, conosco le mie ragazze, stanno svolgendo un ottimo lavoro da agosto. Io credo in loro, possiamo fare solo bene. Nel nostro staff rosa ritrovo dalla stessa parte ex avversarie come Natascia Negri (ogni volta che l’ho incontrata vinceva lei). Come già ho detto, è uno dei centrali più forti del Lazio degli ultimi vent’anni, sono onorata che faccia parte del mio staff e della mia squadra, meglio di così non mi poteva andare. Lara Dal Canto è più giovane, quindi non ci siamo incontrate sul campo e la sto conoscendo come professionista, come persona e sono contenta di averla come preparatore e non di meno come giocatrice.”